Crostatine al gelo di melone

La ricetta di oggi è davvero golosa. La base delle mie crostatine è una pasta frolla dal risultato praticamente garantito. Qualche tempo fa, infatti, sul blog della mia cara amica Patrizia De Angelis (I dolci nella mente) lessi la ricetta di questa frolla al cacao e dopo averla provata non l’ho più abbandonata.
La copertura invece mi riporta alla mia bella Sicilia, dove il gelo di melone è un vero must

Ingredienti
Per la pasta frolla:
250 g di farina 00
100 g di zucchero a velo
30 g di cacao amaro
170 g di burro freddo
2 tuorli d’ uovo
un cucchiaio di acqua fredda
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
un pizzico di sale
Per il gelo:
500 gr di polpa di melone
50 gr di zucchero semolato
50 gr di amido di mais

Preparazione
Prepariamo la frolla, lavorando prima tutti gli ingredienti secchi con il burro tagliato a tocchetti ed infine aggiungendo i tuorli con il cucchiaio d’ acqua. Impastare velocemente fino a formare un bel composto liscio, quindi formare una palla e avvolgerla nella pellicola. Mettere a riposare nel frigo per almeno un’ ora. Trascorso il tempo di riposo, riprendere la frolla, lavorarla di nuovo per un attimo e poi stenderla su un piano infarinato. Rivestire degli stampini da crostatine.
Prepariamo anche il gelo: frullate la polpa del melone e filtratene il succo. In una ciotola mescolate il succo del melone con l’amido e lo zucchero. Mescolate con cura e trasferite il tutto in un pentolino in modo da procedere alla cottura sul fuoco.Lasciate sul fuoco medio, mescolando di continuo, fino a bollore. Lasciate sobbollire qualche minuto perche si addensi e spegnete. Lasciate intiepidire il gelo.
Ricoprite le basi di pasta frolla con qualche cucchiaiata di gelo di melone e infornate a 180° per non più di 20 minuti.
Servite le crostatine fredde decorandole con qualche fogliolina di menta

Ricetta schiacciata alle cipolle (metodo indiretto)

Avevo voglia di mangiare una di quelle schiacciate tipiche della mia zona della Toscana.

Quelle schiacciatine croccanti, che hanno un’anima morbida e sopra sono cosparse di cipolle.
Quelle che quando passi fuori dai forni al mattino, arriva l’odore dolce delle cipolle cotte nei forni a legna e devi fermarti a comprarne anche solo un pezzetto e che ti lasciano le dita unte.
Questa ricetta, almeno la parte conclusiva l’ho preparata insieme ad un’amica, alla quale mentre le raccontavo quel che significava per me la schiacciata, mi quardava con uno sguardo a metà  tra il divertito e l’annoiato.
Lei non vedeva l’ora di descrivermi nei dettagli il suo shopping compulsivo del sabato pomeriggio, durante il quale ha comprato, tra gli altri, un paio di sandali Desigual.
Ben sapendo che io faccio shopping solo nelle food hall, nei piccoli shops di alimenti o nei mercatini in cerca di prodotti non ancora assaggiati, da inserire nelle mie ricette,  mentre lei potrebbe spendere 
l’intero stipendio nei  negozi di calzature,  nonostante questo ci divida, godiamo sempre della nostra compagnia.
Così mentre io le spiegavo quanto fossi elettrizzata, per  il mio nuovo lievito madre attivo al germe di grano e del mio impasto indiretto, lei mi ha introdotto e spiegato pazientemente che genere di sandali faranno tendenza la prossima estate.
La verità,  tra di noi è, che lei crede di aggiornarnarmi sulle tendenze moda;  mentre io credo che lei mangia dignitosamente solo grazie a me….

Ricetta schiacciata alle cipolle con metodo indiretto – Ingredienti per 2 teglie 22×27 ____________________________________________________________________

  • 400 g di farina bio Arifa
  • 200 g di semola rimacinati
  • 50 g di lievito madre attivo al germe di grano (se usate lievito secco saranno sufficienti 3 g)
  • 520 g di acqua
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaino di malto
  • 3 cipolle bionde affettate sottilmente
  • sale marino
Sciogliere in una ciotola il lievito e il malto in metà acqua e 250 g di farina Arifa.
Mescolare bene e coprire. Lasciare riposare fino al raddoppio in volume (circa due ore).
Trasferiamo l’impasto nella planetaria e uniamo le  farine e il resto d’acqua in cui avremo sciolto il sale, iniziando con velocità molto bassa per poi aumentarla gradatamente.
Quando l’impasto sarà liscio e incordato, ovvero risulterà staccato dalle pareti dalla planetaria, aggiungere l’olio a filo.
Coprire l’impasto e lasciarlo riposare per un ora circa a questo punto dividere l’impasto in due parti, infariniamo il tavolo da lavoro e pratichiamo le pieghe a portofagli (a 3) e lasciamo riposare coperto per circa 20 minuti .
Sistemare gli impasti sulle leccarde infarinate di semola. Sistemare le fette di cipolla sull’impasto, cospargere di sale, ungere di abbondante olio. Infine  lasciarlo riposare per circa 30\40 minuti infornare alla max potenza per circa 10 minuti.

Pril il cura-lavastoviglie

Avendo un food blog, succede spesso di dover preparare piccoli “set fotografici” necessari per fotografare e ancora adesso, prima di mettersi a tavola, mio marito mi guarda sempre con un’espressione stranita, anche se oramai ha smesso di proferire parole al riguardo. 
La preparazione dei cibi è affascinante, la parte della fotografia dà soddisfazione e la parte dedicata alla consumazione è estremamente gratificante.
Il punto critico è il dopo pranzo, quando mi trovo una cucina piena di piatti, piattini e mille altri arnesi, da dover lavare.
Grazie al cielo, ho un’assistente preziosa, per questa parte del lavoro: una lavastoviglie, senza la quale mi sarebbe pure passata la voglia di cucinare.
Considero la lavastoviglie, insieme al forno, l’elettrodomestico più importante, per cui la tratto con assoluto rispetto e prendendomene molta cura. 
Per lei scelgo i prodotti migliori che mi offrano il miglior rapporto qualità prezzo.
Non basta usare un semplice detersivo per i piatti. Infatti non si può pensare che la lavastoviglie sia capace di ingerire autonomamente tutto il grasso derivante dalle nostre stoviglie sporche e di autopulirsi. Voi lavereste i vostri piatti in una bacinella sporca?  Io no di certo! 
Ed è per questo che uso Pril Curalavastoviglie, che  pulisce e aiuta a proteggere la mia lavastoviglie, garantendole una vita più lunga. Infatti con la sua triplice azione pulente, penetra in  tutte le parti meccaniche, anche quelle più inaccessibili, rimuovendo efficacemente ogni traccia di grasso e sporco, persino dalle tubature e dal filtro.
Ovviamente se la lavastoviglie lavora bene, pulisce meglio, dura di più, io risparmio e sono Felicissima. Pril, però tiene molto a farci risparmiare anche in senso più generale, grazie allo strumento chiamato econometro: inserendo i dati e le tue abitudini, ti mostra quanto è possibile economizzare solamente cambiando alcune consuetudini. 
Perchè a volte risparmiare,  significa fare le stesse cose, ma in un modo diverso. 
Risparmiare in maniera intelligente, questa è la chiave.

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