Ieri avevo un volo da Londra Gatwick a Firenze, ma sono arrivata all’aeroporto per scoprire che il mio volo era stato cancellato per maltempo. Dopo l’iniziale momento di panico e confusione siamo stati dirottati su Bologna, ma con partenza dall’aeroporto di Heathrow, quindi il mio viaggio di 2 ore, si è tramutato in un odissea di circa 16.
La cosa divertente di questa disavventura è l’aver conosciuto una simpaticissima signora italo-inglese, che è stata la miglior “compagna di disavventura” che abbia mai incrociato. Se mai mi dovesse ricapitare un’altra volta, spererei che mi capiti ancora una volta con lei, visto che entrambe abbiamo in comune Londra e Firenze.
Insomma questo lungo preambolo per arrivare a dire che, una volta sana e salva e comodamente a bordo del volo della British, ho iniziato a sfogliare distrattamente la loro rivista di bordo.
Mi sono immediatamente fermata su un articolo relativo alle
L’articolo era scritto da un punto di vista tipicamente inglese, in cui si affermava con orgoglio che la scarpa maschile, contrariamente ad una scarpa
Infatti diceva più volte che le scarpe da uomo sono un investimento, che le piege della pelle, devono poter raccontare la storia, le strade che hanno calpestato e gli agenti atmosferici che quell’ uomo ha camminato attraverso. Beh, voi donne, che state alzando il sopracciglio, non potete capire, quanto possa parlare di noi una scarpa!
Alla fine avevo un sorriso stampato sul viso, immaginando se quello stesso articolo lo leggesse un
Beh in fondo, una delle prime parole con cui mi piace descrivere il variegato popolo britannico è Bizzarro!….ecco lo confermo! Sono bizzarri, si piacciono così, ma mai si volteranno palesemente a guardare uno più bizzarro di loro.