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La prova del cuoco | Ricetta millefoglie siciliana di Federico Prodon

La prova del cuoco | Ricetta millefoglie siciliana di Federico Prodon


millefoglie sicilianaFederico Prodon propone uno dei classici della pasticceria siciliana in una versione inedita. Ecco la millefoglie siciliana.

Ingredienti

  • 3 rettangoli di pasta sfoglia, 1 kg di ricotta di pecora, 700 g di panna liquida, 240 g di zucchero a velo, 10 g di cannella in polvere, 300 g di succo d’arancia filtrato, 25 g di zucchero semolato, 65 g sciroppo di glucosio, 3 g di pectina, cioccolato fondente, granella di pistacchio

Procedimento

Per la riduzione d’arancia, mettiamo in un pentolino parte del succo d’arancia e la pectina e li scaldiamo fino a 40°. A questo punto uniamo lo zucchero e la pectina mescolati insieme. Mescoliamo con una frusta e portiamo a bollore. Quando bolle, trasferiamo nel bicchiere del mixer ed uniamo il succo d’arancia rimasto. Frulliamo con un mixer ad immersione.

Passiamo alla crema di ricotta. La ricotta dev’essere asciutta, del giorno prima. Quando la compriamo, la mettiamo all’interno di un colino e la facciamo sgocciolare all’interno di una ciotola per una notte intera in frigorifero.

A questo punto, setacciamo per 2 volte la ricotta con un colino, quindi la mettiamo in planetaria o in una ciotola con la panna, lo zucchero a velo e cannella in polvere a piacere. Montiamo con le fruste fino ad ottenere una crema liscia e setosa.

Sul primo strato di sfoglia, formiamo un primo strato di crema di ricotta e copriamo con un secondo strato di sfoglia. Un secondo strato di crema di ricotta, riduzione d’arancia, cioccolato fondente a scaglie. Copriamo con l’ultimo strato di sfoglia. Decoriamo con zucchero a velo.

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La prova del cuoco | Ricetta panelle siciliane di Clara Zani

La prova del cuoco | Ricetta panelle siciliane di Clara Zani


La simpaticissima cuoca romagnola Clara Zani propone un classico della cucina siciliana, uno sfizio da servire come aperitivo o contorno. I siciliani le divorano rigorosamente all’interno di un panino di rimacino con abbondante succo di limoni. Ecco le panelle siciliane.

Ingredienti

  • 500 gr farina di ceci, 1,5 lt d’acqua fredda, 1 cucchiaino di sale fino, 1 presa di pepe nero macinato, 2 cucchiaiate di prezzemolo tritato grossolanamente a coltello, 1 limone, olio di semi per friggere

Procedimento

Lontano dal fornello, in una pentola, mettiamo l’acqua fredda ed uniamo la farina di ceci setacciata, mescolando nel frattempo con una frusta manuale in modo da evitare eventuali grumi. Condiamo la miscela otteuta con sale, pepe e prezzemolo tritato. Mettiamo sul fuoco e cominciamo a cuocere a fuoco moderato, mescolando continuamente, fino a raggiungere la consistenza di una polenta. Occorreranno circa 10 minuti dal bollore.

Una volta pronto, versiamo il composto su un piano e lo livelliamo ad un’altezza di circa mezzo cm. Lasciamo raffreddare completamente, quindi tagliamo a quadrati di 5-6 cm per lato. Immergiamo in olio profondo e lasciamo friggere fino a doratura. Serviamo con una spruzzata di succo di limone.

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La pizza homemade, soffice succosa e col cornicione!

La pizza homemade, soffice succosa e col cornicione!


E pensare che sono anni che faccio la pizza a casa. Ma questo effetto “pizzeria” fa proprio bello e, oltre questo, anche il gusto ci guadagna.

Ebbene sì. Ho steso anche io la pizza col mattarello..sacrilegiooo, ma, dopo un mini corso intensivo, che in questo caso significa visto e  rivisto più volte, su “come stendere A MANO la pizza” su youtube, ci sono riuscita anche io!

Motivo per cui già vi preannuncio che non vi spiegherò come fare, anche perché non saprei che termini usare, ma vi lascerò il link caldo caldo in modo che anche voi possiate più o meno farvi un’idea. 

E non aspettatevi che sia facile come bere un bicchier d’acqua. Olio di gomito, pazienza, e la manualità pian piano vien da se..

Ora, qual’è quel piccolo, piccolissimo dettaglio, quella sostanziale differenza tra la pizza gustata in pizzeria e quella che mangiamo a casa?

La cottura. Perché dai che dai e la farina buona e l’acqua di un certo tipo e il pomodorino e l’olio ci si arriva tutti.

E ora a meno che non possediate un forno a legna, per voi, così come per me, questo sarà sempre stato un problema.

Come per tutte le cose arrivo a fidarmi dopo un po’..dopo che leggo e rileggo, dopo che mi pongo miriadi di domande decido di abbandonarmi a questo metodo.

Lungi da me voler intendere che la mia sia la vera pizza napoletana, non ho mai sopportato chi etichetta le proprie ricette con questa dicitura, “la vera ricetta” “l’originale” ma quando mai..l’unica cosa che sono disposta ad accettare è definirla originale perché fatta da ciascuno di noi in modo diverso e, per questo, speciale, a modo suo.

In modo del tutto originale, appunto.

Quello che mi piace suggerirvi, in questo post, è un metodo di cottura alternativo, che davvero vi lascerà increduli ai vostri occhi, e il momento subito dopo a sorridere di gusto per la bontà di un prodotto fatto con le vostre mani in tempi, lievitazione a parte, brevissimi.

Pizza di semola di grano duro decorticato a pietra 20 h di lievitazione

600 g di semola di grano duro decorticato a pietra La Molisana

450 g di acqua

2 g di lievito di birra

16 g di sale fino

500 g di polpa d’oro Casar (nel mio caso)

mozzarella di bufala

olio evo

basilico

Nella ciotola della planetaria col gancio montato iniziate a far amalgamare tutti gli ingredienti.

Quando avrete ottenuto un impasto omogeneo e compatto, procedete la lavorazione a mano o sempre in planetaria, per circa 15 minuti, in modo che il tutto incordi e perché al momento della stesura possiate avere una pasta elastica e adatta al lavoro che dovrà subire.

Trascorso questo tempo avrete un impasto bello liscio e compatto.

Mettetelo in una ciotola con coperchio in frigorifero nella parte bassa, per tutta la notte.

L’indomani, prendete l’impasto dal frigorifero, fate puntare a temperatura ambiente, quindi quando sarà morbido, dividetelo in tre parti (io ho ottenuto tre palle da 313 g circa).

Coprite con un telo e lasciate lievitare tutta la mattina sino alle 13 (nel mio caso).

Nel frattempo preparate la salsa. Io l’ho semplicemente cotta e insaporita con il sale.

Preparate la mozzarella a pezzi.

Mettete una padella sul fuoco del diametro della pizza, meglio se di pietra lavica o ollare, ma una padella qualsiasi va bene, basta che sia in buone condizioni.

Fatela scaldare bene.

Nel frattempo portate alla temperatura più alta il grill del vostro forno. e posizionate appena sotto la leccarda (in modo che qui possiate posare la padella).

Seguendo questo video  stendete la pasta.

Quando avrete ottenuto la vostra base ben stesa, adagiatela sulla padella ben calda, condite con la salsa di pomodoro, la mozzarella e un filo d’olio evo.

Lasciate cuocere il fondo della pizza per circa due-tre minuti.

Aiutatevi con una spatolina per sollevarla e controllare la cottura.

La pasta inizierà a gonfiare appena, ma la vera magia accade quando portate il tutto sotto il grill.

Lasciando lo sportello aperto, posizionate la padella sulla leccarda, vicinissima al grill.

Il cornicione si gonfierà ulteriormente, e prenderà quel bel colore, tipico del prodotto della cottura nel forno a legna.. o quasi 😉

Rigiratela di tanto in tanto in modo che il colorito della pizza sia gradevole e uniforme.

Circa tre minuti e la vostra pizza sarà pronta.

Adagiatela su un piatto e condite ulteriormente col basilico o dei pomodorini datterini freschi…

Succosa, profumata e saporita..con un cornicione ben alveolato simile alla mollica di pane..

Che aspettate a provarci ?

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