Un viaggio alla scoperta gastronomica dell’Abruzzo

Quando si pensa alla cultura gastronomica italiana, ci vengono subito alla mente una miriade di specialità e piatti diversi, frutto dell’immense sfaccettature che la cultura tradizionale regionale ha da offrire. Fa molto sorridere se si pensa che in certi paesi ed in certe culture, l’Italia venga solamente associata a pizza e spaghetti o piuttosto che a piatti nati da storpiature come, in America celeberrimi,
i “Fettuccini Alfredo” o i mostruosi “Mac&Cheese” che grazie al cielo in Italia non esistono e che sono un “misunderstanding” tutto americano.
Invece la gastronomia italiana, grazie alla varietà del territorio della nostra nazione, che offre montagne, laghi, dolci colline e splendidi paesaggi marini, offre la possibilità di un’infinita combinazione di piatti e specialità.
Vorrei parlarvi oggi di una regione in particolare.
Se ad esempio dicessi: Abruzzo!
Ecco che a tutti voi verrebbero in mente i famosi arrosticini di pecora ed il prezioso zafferano dell’Aquila.

L’Abruzzo infatti, forse più di altre regioni è riuscito a mantenere inalterati nel tempo molti dei suoi piatti, che possono essere gustati oggi quasi con gli stessi sapori con cui venivano gustati dai nostri nonni e dai nostri bisnonni. Questo probabilmente grazie alla sua conformazione geografica a tratti impervia ed inaccessibile.
Fare un viaggio gastronomico in Abruzzo è come fare un viaggio nel tempo, alla scoperta di tradizioni secolari, vecchi riti pagani e feste antiche.
Anche il tipo di pasta più famoso di questa regione, è fatto tramite un vecchio arnese che difficilmente si trova al di fuori di questo territorio. Gli spaghetti alla chitarra vengono infatti preparati con l’ausilio di un telaio munito di corde, che appunto richiama lo strumento musicale, sopra  al quale l’impasto di acqua, uova e farina, veniva steso per ottenere questi famosi spaghetti, ruvidi e spessi, particolarmente adatti a ritenere sughi densi e corposi.
E per i più golosi,  non possiamo non fare un accenno ad i dolci caratteristici della tradizione abruzzese, composti generalmente da ingredienti di uso comune, semplici e genuini, come le Ferratelle che sono delle cialde ottenute con un impasto di burro, uova, farina e zucchero messo a cuocere in una doppia piastra arroventata, provvista di trame, da farcire in seguito con diversi tipi di creme. Per dare un’idea dell’importanza delle Ferratelle nella cultura abruzzese, vi basti pensare che anticamente questa piastra usata per la preparazione, veniva data in dote alle giovani spose.

E come non citare i celeberrimi confetti di Sulmona, famosi in tutto il mondo, piuttosto che i mostaccioli!
E’ impensabile non terminare questa carrellata di specialità con almeno un distillato.
L’Abruzzo vanta infatti una grande tradizione per quanto riguarda la produzione di liquori, ottenuti dalla varietà di erbe  generosamente offerte dalle montagne dell’Appennino. Tra i più conosciuti citiamo il Centerbe, il Nocino e l’Amaretto.
E allora, ogni volta che farete un viaggio attraverso l’Italia, vi invito a cercare di riscoprire nuovi e vecchi sapori, storie e tradizioni, che arricchiranno il vostro viaggio e vi faranno vivere in maniera più consapevole questo nostro splendido paese.


pic credits: Mooditaly.it

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