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Sfinci di patate alla trapanese

I sfinci di patate sono una preparazione dolce, tipicamente siciliana. In particolare, nella provincia di Trapani questi gustosissimi dolcetti vengono serviti accompagnati con del mosto cotto. Un’accoppiata formidabile che regala al palato delle sensazioni uniche

Ingredienti
300 gr di farina 00
300 gr di patate
1/2 bicchiere di latte
2 uova
10 gr di lievito di birra
un pizzico di sale
abbondante olio per friggere
mosto cotto
zucchero


Preparazione

Mettete a bollire le patate. Una volta cotte, passatele allo schiacciapatate e raccoglietele in una ciotola. Sciogliete il lievito di birra in mezzo bicchiere di latte tiepido. Battete le uova con la frusta e incorporatele alla farina, un po’ alla volta. Unite la purea di patate e aggiungete il lievito diluito nel latte. Mescolate tutto energicamente fino a sciogliere gli eventuali grumi. Dovrete ottenere una pastella semiliquida. Fate lievitare per due ore. Trascorso questo tempo, mettete sul fuoco un pentolino a bordi alti adatto per la frittura. Fate scaldare l’olio e con l’aiuto di un cucchiaio versate poco alla volta la pastella. Friggete tre sfinci per volta. Vedrete che quando tufferete nell’olio bollente la pastella questa istantaneamente si gonfierà formando delle sfinci di forma rotonda molto carine a vedersi.
Una volta cotte,sistematele su un piatto da portata, cospargete con abbondante zucchero ma non a velo e gustatele immergendole un po’ alla volta nel mosto cotto

Ricerche frequenti:

"A spasso nella storia": parte un nuovo contest e una nuova avventura

Ragazzi, dopo la bellissima esperienza del contest “Pelagos & Kitchen” appena conclusosi, sono pronta a partire con un nuovo contest questa volta organizzato a fianco di Shady Hasbun, giovane e sorprendente cuoco, nato a Firenze e trasferitosi ancora piccolo in Palestina.
La sua cucina è sorprendentemente ricca dei molteplici profumi e sapori mediterranei ed è un vero piacere vederlo ai fornelli mentre traffica coi suoi barattoli di misture speziate per preparare piatti frutto della mescolanza tra la tradizione italiana e quella orientale.
Shady è un vero ammiraglio del gusto e di recente ha inaugurato anche il suo ristorante “Le rotte ghiotte” ad Arezzo.
Con Shudy abbiamo pensato di coinvolgere i nostri amici blogger in un nuovo contest che avrà per tema “La scoperta delle radici storiche della cucina contadina italiana”.
La cucina italiana come sapete conserva una ricca tradizione di piatti contadini, ricette spesso ottenute con ingredienti poveri presenti nelle cucine rurali e utilizzando prodotti semplici, spesso componenti d’avanzo che non andavano mai sprecati.
Molte di queste ricette seppur di provenienza diversa, presentano tuttavia delle similitudini che finiscono con unificare la cucina italiana.
Nell’ambito del contest i partecipanti dovranno proporre dei piatti della tradizione contadina italiana (spaziando dagli antipasti ai dolci) e indicare per ciascuno di questi un particolare della storia, qualcosa che lo leghi magari ad un’altra regione, come ad esempio l’utilizzo di un ingrediente comune o una stessa tecnica di cottura. Insomma, ci piacerebbe che nell’ambito del contest i partecipanti fossero stimolati a ricercare le origini e le similitudini fra i piatti

In cosa consiste il contest?
Per partecipare al contest dovrete seguire poche semplici regole:
dovrete realizzare, come dicevamo una o anche più ricette della tradizione rurale italiana con annesse indicazioni sulla storia, sulle similitudini con altre ricette.
Potete anche postare ricette pubblicate nel corso del 2011 che presentino le caratteristiche richieste. Basterà che realizziate un nuovo post inserendo il logo del contest nello stesso e anche nella barra laterale del vostro blog.

Il contest parte oggi, 2 Marzo e si concluderà il 10 Aprile

A chi è rivolto?
A tutti gli amanti della cucina in possesso di un blog o di un sito di cucina

Quali sono le regole?

Dovrete pubblicare un post con la ricetta e inserire nello stesso il banner del contest (che per chi se lo sta chiedendo ritrae Cristoforo da Messisbugo, cuoco rinascimentale al quale sono particolarmente affezionata). Una volta pubblicato il post non vi resta che lasciare il link della ricetta sul mio blog. Se vi fa piacere potrete anche iscrivervi fra i sostenitori del mio blog e chiedere su facebook l’amicizia a “Le Rotte Ghiotte” di Shudy, al quale fa molto piacere comunicare con tutti voi

Chi vincerà
Saranno premiati quelli fra voi che dimostreranno attraverso la presentazione delle loro ricette di conoscere particolari, dettagli, aneddoti della storia della cucina rurale. Naturalmente saranno valutate anche la preparazione e la presentazione finale del piatto

I premi

I premi cari amici saranno due:
per il primo classificato ci sarà la possibilità di partecipare a uno dei “Per…corsi gastronomici e oltre” , tenuti dallo chef in collaborazione con Susanna Cutini, che si svolgono alle Rotte Ghiotte.
Il secondo classificato, invece, riceverà una copia di “Tacuinum Hosterie”, ultima fatica letteraria di Alex Reverelli Sorini, Susanna Cutini (entrambe esperti giornalisti gastronomici che hanno al loro attivo collaborazioni a trasmissioni televisive di grande successo come “La prova del cuoco” (Rai 1) e “Linea verde” (Rai 1) e Shady Hasbun, edizioni Ali&No.
Il “tacuinum” nell’antichità era il ricettario, il libro più utilizzato in cucina, pagine consumate o ricche di appunti a margine, dove monaci e speziali annotavano i loro segreti, ma anche i loro più arditi esperimenti di carattere gastronomico.
Il fortunato vincitore potrà quindi beneficiare di quest’ultima creazione letteraria e intraprendere un viaggio di conoscenza della storia delle osterie, che hanno in passato ricoperto un posto speciale in quanto in questi luoghi, dove non si negava mai un pasto caldo (immancabile era infatti la pentola sul fuoco in costante ebollizione), è nato gran parte del nostro retaggio gastronomico, fatto di alimenti stagionali per una cucina povera, di cui nel Tacuinum si trova abbondante testimonianza. A conclusione della ricerca storica, lo chef Shady Hasbun ripropone oltre 100 ricette dalla tradizione delle osterie. Un libro assolutamente da non perdere.
Dunque ragazzi forza stupiteci e partecipate numerosi così avremo modo di scoprire tanti particolari interessanti delle nostre origini gastronomiche

Ricerche frequenti:

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