Tag: mio

Cappidduzzi di ricotta

La ricetta di cui vi voglio rendere partecipi oggi ha per me un grande significato perché fa parte di quelle che ti riportano alla mente i momenti felici dell’infanzia. Mi basta sentirne il profumo per ricordarmi di quando io e mia sorella stavamo in trepida attesa attorno al tavolo della cucina, aspettando che mio padre e mia madre finissero di preparare questi magnifici dolcetti.
Non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori (che purtroppo non ci sono più) per avermi inculcato l’amore per la buona cucina. Mio padre, di origini marsalesi, aveva insegnato a mia madre a preparare i cappelletti, dei dolcetti che ancora oggi nel Trapanese e soprattutto a Marsala vengono preparati nei bar del posto e consumati anche a colazione, al mattino presto. Io credo di averli amati da sempre e ancora adesso quando torno in vacanza a Marsala rappresentano la mia colazione ideale.
L’ano scorso, mi trovavo appunto a Marsala e appena arrivata sono andata al mio bar dei ricordi chiedendo un cappelletto. Il ragazzo dietro al bancone, però mi ha quasi “razziata” dicendomi: “signora, si chiamano cappidduzzi, una siciliana come lei non può dimenticarselo”.
I cappidduzzi, sono per l’appunto dei dolcetti farciti di ricotta e cioccolato che vengono tuffati nell’olio bollente e una volta sgocciolati per bene, vengono spolverizzati di zucchero a velo. Dopo il primo morso vi assicuro che creano dipendenza. In bocca sentirete la profumatissima ricotta amalgamarsi con il cioccolato fuso. Solo a parlarne mi viene l’acquolina in bocca.
Li ho preparati alcuni giorni fa e non ho resistito alla tentazione di finirli il giorno dopo, anche se ho cercato di resistere inutilmente alla tentazione. Eccovi la ricetta

Per la pasta:
400 gr di farina 00
2 uova medie
60 gr di strutto
la scorza grattugiata di 1 limone
60 gr di zucchero
1 bustina di vaniglina
1 tazzina di Marsala
Per la farcitura:
200 gr di ricotta di pecora
40 gr di zucchero
una tavoletta di cioccolato puro fondente extra
1 litro di olio di semi
Zucchero a velo
Cannella in polvere

Preparazione
Preparate l’impasto mescolando la farina con la vanillina, un pizzico di sale, un po’ di cannella e la scorza grattugiata di un limone. Mettere al centro dell’impasto le uova, lo strutto e lo zucchero. Cominciate a impastare aggiungendo anche il Marsala. Lavorate fino ad ottenere un composto morbido, ma non appiccicoso.
Preparate anche la farcitura: mescolate la ricotta (ben scolata dal siero)con lo zucchero, un po’ di scorza di limone e il cioccolato tagliato a pezzettini piccoli. Mescolate tutto e mettete in frigorifero.
Prendete la classica tavola di legno su cui si lavora la pasta fatta in caso e stendete l’impasto, dividendolo in diversi pezzi. Dovrete ottenere delle sfoglie non troppo sottili, perché altrimenti quando andrete a farcirli e quindi a cuocerli si romperanno.
Per dare ai cappelletti la classica forma da raviolo io ho utilizzato un simpatico attrezzo che vedete nelle foto, ma in mancanza potrete ricorrere alla classica rotella taglia pasta. Mettete al centro dell’impasto un cucchiaio di farcitura e richiudete il cappelletto per bene.
Una volta che li avrete preparati tutti, potete procedere a friggerli.
Mettete in una pentola dai bordi alti, un litro d’olio e portatelo alla temperatura ideale per friggere. Friggete i cappelletti due o tre alla volta e metteteli poi su della carta assorbente a perdere l’olio in eccesso.
Trasferiteli quindi su un vassoio e cospargeteli con dello zucchero a velo e della cannella

RIcetta Passata di porri, patate e lupini con creme fraiche


Piatto di portata Richiard Ginori di Casa Bianca Collezioni

Questa ricetta della passata di porri e patate o vichyssoise, come dicono coloro che sanno, l’avevo  preparata prima del grande caldo, di questa estate, poi con le temperature che sfioravano i 40 gradi in Italia, mi sembrava “brutto” presentarla. Allora ho aspettato settembre, un giorno quasi qualunque, perchè oggi è una data che nessuno dimentica. Ognuno di noi si ricorda esattamente dove era e cosa faceva quell’undicidisettembre. E io ricordo che ero dal commercialista incollata alla loro TV, tutti incapaci di parlare e comunicare.
Quando siamo andati a New York, qualche anno fa, siamo voluti e dovuti andare a visitare Ground Zero, la cosa che mi ricordo come un fermo immagine, di quel piccolo e straordinario museo accanto alla stazione dei vigili del fuoco è che tutti piangevamo, io , mia mamma, mio babbo, mio marito, e tutti gli altri che erano li. Non ho mai visto tante lacrime tutte insieme.
Volevo anche dire che 2 anni fa in questo giorno nasceva il mio blog, ma questa è un’altra storia e di poco conto.

Ingredienti per 2 persone
____________________________________________________________________

  • 2 porri
  • 1 cipollotto fresco
  • una manciata di lupini cotti e sbucciati Melandri Gaudenzio
  • 1 patata
  • sale e pepe
  • noce moscata
  • 1 cucchiaio di creme fraiche
  • 1\2 litro di brodo vegetale
  • qualche cucchiaio di olio di oliva Dante

Lavate e pulite le verdure. Tagliate le patate a tocchetti e affettate le cipolle  e i porri, va bene anche grossolanamente. In una pentola ponete a scaldare l’olio e unitevi le verdure. Fate appassire le verdure per una decina di minuti, infine coprite con il brodo, unendo anche i lupini e lasciate cuocere per circa 20 minuti.
Passate con un passaverdura Passì Ariete, rimettete sul fuoco con un cucchiaio di latte se è troppo denso o liscio, aggiustate di sale, pepe e una bella spolverata di noce moscata. Rimestate e impiattate, servendo con righine di creme fraiche. Per farle è sufficiente sporcare il cucchiaino con della creme fraiche e immergerlo in verticale nella vellutata muovendolo liberamente, si creeranno dei simpatici disegni.

 English:

Ingredients for 2 people ____________________________________________________________________

  • 2 leeks
  • 1 fresh onion
  • a handful of lupins cooked and peeled Melandri Gaudenzio
  • 1 potato
  • salt and pepper
  • nutmeg
  • 1 tablespoon creme fraiche
  • 1 \ 2 liter of vegetable stock
  • a few tablespoons of olive oil Dante

Wash and clean the vegetables. Cut the potato into cubes and slice coarsely the onion and the leeks. In a saucepan, heat the oil and join the vegetables. Soutè the vegetables for about ten minutes, then cover with the stock, adding lupins and cook for about 20 minutes.
Switch off the heat and blend it, add a tablespoon of milk if it is too thick.  Season with salt, pepper and sprinkle with grated nutmeg. Stir and Serve garnish with a lump of crème fraiche.

Una nuova avventura al Taste & Match di Roma

Cari amici, eccomi ad affrontare una nuova avventura all’insegna del buon cibo. Il mio post di oggi è una sorta di biglietto d’invito ad un evento che in altre città d’Italia e perfino a Londra ha riscosso un notevole successo. Il 21 Settembre, infatti, farà tappa nella Capitale “Taste & Match“, un evento che vi darà l’opportunità di degustare i piatti di otto foodblogger in abbinamento ad altrettanti vini. Ma protagonista sarà anche un olio umbro d’eccezione.
La serata si preannuncia davvero piacevole. Noi foodblogger saremo ai fornelli e vi offriremo i piatti che abbiamo pensato fossero adatti ai vini scelti dagli organizzatori (Fernandowine, l’oste di winexplorer).
La serata si svolgerà presso la Scuola di Cucina “Cuoche per caso” in via Fabio Massimo 107.
Le ricette che avrete modo di degustare saranno preparate da me e altre sette foodblogger davvero molto brave. Ognuna di noi proporrà un suo piatto e in abbinamento ci sarà un vino d’eccezione. Nel mio caso si tratta del Rosso di Montalcino Podere le Ripi.
Il costo della serata è di 30,00 euro e i posti disponibili sono 70. Se volete maggiori informazioni su come fare ad acquistare il biglietto leggete qui

Ed eccoci a svelare la ricetta. Io preparerò uno Stufato di chorizo e pilaf di bulgur. Questo piatto mi piace perché è leggermente speziato e vede protagonista accanto al bulgur un salume spagnolo: il chorizo che si caratterizza per il gusto di paprika che sprigiona all’assaggio.
Le altre blogger che parteciperanno all’evento, prepareranno anche loro dei piatti d’eccezione, ma per conoscerli nei dettagli vi rimando ai loro blog: Giovanna Cozzi (Burro e Alici), Stefania Verardi (Il mio cibo per l’anima), Giulia Diacono (Amara dolcezza), Giulia Nekorkina (Rossa di sera), Claudia Tiberti (Verdecardamomo), Patrizia De Angelis (I dolci nella mente), Annamaria Villani (Bperbiscotto).
Della ricetta che preparerò mi sono divertita a realizzare anche un piccolo video

Ingredienti per 4 persone
50 gr di vermicelli (o spaghettini) spezzati
500 gr di frumento bulgur
1 cucchiaino di cannalla
1 litro e 1/2 d’acqua
2 foglie di alloro
350 gr di chorizo
4 cucchiai di Sherry (o in alternativa della birra chiara)
100 gr di albicocche in pezzi essiccate (in alternativa potete usare l’uva sultanina)
2 confezioni di ceci o fagioli in scatola
400 gr di salsa di pomodoro
un pizzico di sale
olio extravergine d’oliva
coriandolo fresco

Preparazione
In un tegame dai bordi alti, versate un filo d’olio e fate scaldare. Versate i vermicelli spezzati e fate leggermente colorire. Unite quindi il bulgur e mescolate per qualche minuto.
Insaporite con un pizzico di sale e di cannella e bagnate con l’acqua bollente. Aggiungete le foglie di alloro e lasciate cuocere, tenendo il fuoco al minimo, per 15 minuti o fino a quando l’acqua non sarà stata completamente assorbita.
In un tegame versate il chorizo tagliato a rondelle e lasciate andare la cottura fino a quando sentirete sfrigolare. Sfumate con lo sherry (o la birra).
Aggiungete quindi le albicocche tagliuzzate con le forbici (o l’uva passa), i fagioli e la passata di pomodoro diluita con poca acqua. Lasciate sobbollire 5 minuti.
A questo punto, prendete un piatto da portata piuttosto capiente. Versate il bulgur sul fondo e adagiatevi sopra lo stufato di chorizo. Servite con del coriandolo fresco

Proudly powered by WordPress