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Cucina italiana 2.0 al Salone internazionale del libro

E’ passata appena oggi una settimana da quando insieme a Patrizia De Angelis del blog “I dolci nella mente” ci siamo imbarcate per un’avventura davvero divertente. Insieme, infatti, siamo state invitate al Salone internazionale del libro di Torino (io come autrice del libro Cucina italiana 2.0 edito da Giunti editore e Patrizia in qualità di blogger che ha collaborato al libro con un suo menu e che per l’occasione ha preparato una delle sue ricette).
E’ stata un’esperienza strepitosa. Per me era la prima volta al Salone e devo dire di essere particolarmente contenta di aver potuto partecipare a questa edizione in cui ai libri di cucina è stato dedicato un’intero spazio, a dimostrazione di quanto oggi la cucina italiana sia in grado di far parlare di se, dal web in poi.
Io e Patrizia abbiamo preso un aereo che ci ha portate a Torino e la nostra permanenza è stata veramente piacevole. Insieme siamo andate a comprare gli ingredienti che servivano per preparare il piatto, poi metro fino al Salone e fino a quando non è stato il nostro momento, tutte e due ci sentivamo agitatissime ma felici di essere li.
Lo show cooking di Patrizia è stato molto carino. Appena arrivate, Patrizia ha indossato la sua divisa da cuoca e via a preparare tutto.
Esperienza eccezionale davvero. Il Salone è strepitoso, ricchissimo naturalmente di libri di ogni genere. Pensate che abbiamo avuto l’onore di presentare il libro subito prima di Gualteriero Marchesi, invitato con alcuni dei suoi allievi al Salone.
Che emozione vederlo dal vivo.
Naturalmente io e Patrizia, finito lo show cooking abbiamo girato il Salone in lungo e in largo e fatto acquisti vari.
La nostra permanenza al Salone si è conclusa la sera a cena in un delizioso ristorante di Torino “Le Vitel Etonné”. Il ristorante si trova in pieno centro di Torino, a pochi passi dalle più importanti attrattive turistiche della città: Palazzo Reale, Museo Egizio, Museo del Risorgimento, Museo del Cinema.
Il nome è un gioco di parole tra il francese e il piemontese che prende spunto dall’espressione “stupita” del Vitello.
Ve lo consiglio caldamente perché si mangia davvero bene.
Insomma sono strafelice di come è andata e pensate che oggi ho anche saputo che il mio libro “Cucina italiana 2.0” è stato inserito tra i 10 libri selezionati per i lettori di food&wine dopo il Salone del Libro di Torino (a cura di Eleonora Cozzella)
Vi lascio con alcune foto scattate al Salone

Una Bella Giornata di Pioggia….

Anche se dal titolo puo’ sembrare una presa in giro in realta’ non lo e’…
Il tempo a volte influisce sul nostro umore e specie per me che sono una metereopatica da paura: ed invece oggi che mi trovo a lavorare (se cosi possiamo dire) , di fronte al mio pc a far quadrare i numeri anche quando non tornano, e anche quando sembra che sto fatturato proprio non voglia uscire, trovo qualcosa di bello in questa pioggia che cade.
Mi lascia addosso e’ proprio il caso di dire tanta umidita’ e mi fa pensare tornare indietro  con il pensiero ma allo stesso tempo mi spinge a pensare cose nuove.
Sara’ forse dovuto anche al fatto che  sono in ascolto da un po’ di una canzone dei King of Convenience con un ritmo che fa volare  lontano  il mio  pensiero…. e forse addirittura mi fa viaggiare
Dovreste provarlo anche voi… prendete un iPhone e mettete a palla ” Cayman Islands”…
il primo ricordo?
Parigi , il sottotetto di un palazzetto, 5 o 6  piani senza ascensore rigorosamente,  XVII arrondissement, con un freddo d’inverno da paura  e la pioggia che bagnava i vetri… insomma un buchetto di 25 mq che dalla finestra del bagno potevi fotografare tutta casa ( come si deve sotto )… ma bellissimo !!

e girare per la città con l’odore di baquette, andare a mangiare le Ostriche e vino al Baron Rouge la mattina di domenica dopo avere comprato fois gras….e poi qualche museo e c’era solo l’imbarazzo della scelta

tanta gente da vedere fotografare… tempi lunghi , reflex , no flash…..ma questa e’ un’altra storia

Vabbe mi aggiusto i capelli … ci penso ancora un po’ e vado  oltre………….

e dopo Parigi???
ma che ne so… ho una voglia di viaggiare e cosi volo con il pensiero.. ripenso al Sinai al sudore , fatica e freddo per vedere l’alba…

e poi la ferita di New York esattamente un anno dopo

e poi  via si prende un areo e  via sull’altro oceano  a S.F.  ma in questa foto in stile anni ’50

e poi perdersi nei colori del Guatemala….

………….  e nella musica de Havana

 e un po’ di barca, ottimo cibo e sole in quel della Grecia…

e andiamo ancora verso est… sino al Sole Levante !!

Mentre la pioggia continua a scendere sara’ meglio che fermi il mio cervello che mi sta mandando in tilt..
Quest’anno non viaggio forse e’ per questo che oggi mi e’ presa cosi, a ripensare ai viaggi a volare con il pensiero, ma se dovessi decidere ora la prossima tappa direi Peru’ per chiudere un cerchio e subito Cina.
Vabbe nel frattempo mi faccio un te rigorosamente Indiano..

Chai  Masala Tea

Assan Black Tea, latte, cardamomo, cannella, chiodi di garofano, ginger , zucchero
Le proporzioni sono 1 bicchiere di latte e 2 di acqua
1/2 stecca di cannella
2 Chiodi
un quadratino ( taglio macedonia) di ginger
3 semi di cardamomo
Zucchero a piacere

Portate a bollore acqua aggiungete il tea, e senza spengere ma abbassando il fuoco aggiungere le spezie e far bollire per 1 minuto.
Aggiungere a questo punto il latte e far bollire ancora per altri 2 minuti.
Per ultimo lo zucchero a piacere.

Filtrate il tutto e viaggiate con il pensiero..

Alessandra……………….Bon Appétit !!!

Pitta di patate

Dalla collana Scuola di cucina Slow Food, oggi vi racconto la ricetta della Pitta di patate. La ricetta è tratta dal volume “Pane, pizze e focacce”.
Nel Sud con il termine pitta (la radice è la stessa di pizza) si indica in genere una focaccia di pasta da pane lievitata, cotta in forno, tagliata a metà e farcita con vari ingredienti, o semplicemente condita con olio, sale e pepe. In questa ricetta il termine invece viene usato per analogia applicandolo a un impasto a base di patate

Ingredienti
1 kg di patate a pasta gialla
1 ciuffo di prezzemolo
1 mestolo di salsa di pomodoro
4 uova
50 gr di pangrattato
2 etti di formaggio da grattugia
olio extravergine d’oliva
sale, pepe

Preparazione
1. Dopo aver lavato le patate, lessatele in acqua salata. Lasciatele raffreddare, sbucciatele e passatele nello schiacciapatate. Aggiungete le uova, un mestolo di salsa di pomodoro fredda, il formaggio grattugiato, 2 cucchiai d’olio, sale, pepe e il prezzemolo tritato. Impastate il tutto in modo omogeneo

2.Ungete un recipiente da forno con olio extravergine d’oliva e sistematevi l’impasto, formando uno strato uniforme e con le mani unte d’olio pareggiatelo. Spolverizzate con in pangrattato. Forate la superficie con i rebbi di una forchetta e cuocete in forno preriscaldato a 200° C finchè non sarà di un bel colore dorato

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