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La pizza bianca

La prima ricetta del volume “Pane, pizze e focacce” de “La scuola di cucina Slow Food” che ho provato nella mia cucina è la pizza bianca.
L’ho scelta perché si tratta di uno di quei prodotti da forno a cui mi sono affezionata da quando vivo a Roma.
Il consumo di pizza bianca nella Capitale è davvero notevole, dal momento che in ogni ora della giornata rappresenta la merenda o lo spuntino preferito di grandi e piccini.
Si tratta di una focaccia di farina, acqua, lievito di birra e olio.
Esternamente ha un bel colore dorato e viene considerata un valido sostituto del pane, visto che tra l’altro si presta a diverse farciture.
La pizza bianca, come tale, non ha una vera e propria data di nascita, in quanto la sua origine è dovuta alla necessità dei fornai antichi di stabilire la temperatura dei forni a legna per la panificazione.
Dovendo trovare un segnalatore di temperatura, preciso, rapido e a basso costo, si pensò di utilizzare un impasto semplice, dal quale si poteva capire se la temperatura era ottimale per infornare il pane, cuocendo l’impasto direttamente sulla terra del forno senza teglia. L’introduzione di nuove tecnologie fortunatamente non ha alterato questa abitudine, così, anche oggi, possiamo gustarci questa prelibatezza in tutta la sua semplicità.
Adesso veniamo alla ricetta (suggerita da Giuseppina Gagliardi, Roma), per prepararla in casa. Il video che ho realizzato potrà aiutarvi a capire come procedere


Ingredienti

400 gr di farina di grano tenero tipo 0
300 ml di acqua
8 gr di lievito di birra
olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino di sale fine
1 cucchiaino scarso di zucchero
1 cucchiaio di sale grosso


Preparazione

1. Aggiungete alla farina il lievito fatto sciogliere in due terzi dell’acqua, quindi mettete l’acqua restante, il sale e 2 cucchiai d’olio. Impastate in modo che l’impasto diventi ben liscio

2. Lasciate lievitare per 2 ore in una ciotola coperta, lontano dalle correnti

3. Versate l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e lavoratelo ripiegandolo su se stesso, poi dividetele in due panetti e fate riposare coperti per 15 minuti

4.Stendete con le mani unte l’impasto in due teglie da pizza unte d’olio praticando con le dita le classiche fossette e spargendo un pò di sale grosso sulla superficie

5. Cuocetele in forno a 220° per 15 minuti

Un consiglio: potete farcire la pizza bianca con della mortadella

Da "La Scuola di cucina Slow Food": le Delizie al limone

La prima ricetta con cui inauguro la rubrica su “La scuola di cucina Slow Food” sono le Delizie al limone, un dolce che molti di voi sicuramente avrà avuto modo di conoscere ed apprezzare. Questo dolce è diventato noto soprattutto grazie a una versione popolarissima, quella del pasticcere Salvatore De Riso.
La versione tratta dal volume “Biscotti e piccola Pasticceria” che troverete qui descritta è quella del pasticcere Costantino Della Pietà della Pasticceria O’ Funzionista, di Sorrento (Napoli).
Prima di preparare la ricetta ho voluto fare una ricerca perchè volevo conoscere qualcosa della storia di questa pasticceria.
L’origine del nome della stessa non è certa, probabilmente ‘O Funzionista era il suo primo proprietario, chiamato così proprio perché era un organizzatore di funzioni, cioè di cerimonie e incontri.
Questo famoso locale inizialmente si trovava in Piazza Tasso, la piazza principale del paese, ma durante i primi del novecento, oltre a cambiare locazione, cambiò anche varie volte identità, diventando locanda e poi osteria.
Fu solo dopo la seconda guerra mondiale che ‘O Funzionista divenne pasticceria e gelateria senza mai più cambiare attività fino ai nostri giorni, rappresentando ancora il principale punto di riferimento per chi voglia degustare dolci tipici locali.
La versione fornita dal pasticcere Costantino Della Pietà è molto diversa da quella di altri pasticceri del luogo, sin dalla preparazione del pan di Spagna, per finire poi alla crema e alla copertura.
Scoprite passo passo come si possono realizzare in casa delle Delizie strepitose. L’unica controindicazione è che possono creare un preoccupante dipendenza, visto che sono irresistibili

Ingredienti
Per l’impasto
65 gr di farina di grano tenero tipo 00
50 gr di zucchero semolato
7 uova
il succo di 1/4 di limone
Per la crema:
125 gr di farina di grano tenero tipo 00
50 gr di amido di riso
11 tuorli
350 gr di zucchero semolato
1 litro di latte
2 bicchieri di panna
la scorza di un limone
0,5 gr di vanillina
un pizzico di sale

Preparazione
1) Rompete le uova e mettete in una ciotola i tuorli e in un’altra gli albumi, aggiungendo in ciascuna metà dello zucchero. Sugli albumi spruzzate il succo di limone e montateli a neve ferma. Nella ciotola con i tuorli versate la farina e lavorate a lungo con la frusta (io ho utilizzato l’impastatrice). Quando entrambe saranno ben sode, amalgamate le due parti mescolando delicatamente.

2) In mancanza degli appositi stampini, preparate dei cilindri di carta da forno del diametro di 6-7 centimetri e alti circa 5 e appoggiateli sulla teglia coperta di carta da forno. Versatevi il composto e infornate a 160-170 °C per 15-20 minuti in modo che la pasta cuocia ma non si colori troppo e resti morbida all’interno. Sfornate e togliete, dalla parte piatta della forma, un pò di pasta, ricavando una piccola cavità centrale, e mettete da parte.

3) Preparate la crema di farcitura: mescolate in un pentolino i tuorli con lo zucchero, la vanillina e il sale. Aggiungete lentamente la farina a pioggia e bagnate con il latte, sempre mescolando. Fate addensare a fuoco lento mescolando continuamente fino ad ottenere una crema liscia e piuttosto consistente. Quando comincerà a bollire , toglietela dal fuoco, fate freddare e aggiungete la scorza di limone grattugiata.

4) A parte montate la panna, suddividetela in due e fate lo stesso con la crema. In una ciotola amalgamate delicatamente metà della crema con metà della panna e utilizzate questo soffice ripieno per riempire due a due le semisfere di pasta, che poi accoppierete e sistemerete sul vassoio da portata.

5) Alla metà di panna e crema avanzate, aggiungete latte fino a ottenere una salsa liquida con cui ricoprirete completamente le delizie.

6) per finire potete decorare i dolci con altri ciuffetti di panna montata e scorzette di limone candito o fresco, secondo la vostra fantasia

Le ricette tratte da "La scuola di cucina Slow Food"

Oggi, inauguro sul mio blog una rubrica tutta nuova che trae spunto dalla gradita collaborazione con Slow Food, associazione il cui nome è ormai conosciuto in tutto il mondo.
Slow Food e Giunti editore, hanno curato una collana composta da ben 18 volumi, ognuno dei quali è una preziosissima risorsa per coloro che vogliono apprendere le tecniche di base fondamentali per la preparazione di: Paste fresche e gnocchi; Pane, pizze e focacce; Biscotti e piccola pasticceria; Verdure e legumi; Il pesce; Conserve e marmellate; Insalate; Dolci al cucchiaio e gelati; Torte salate, frittate e uova; Dolci da forno; Paste secche; Minestre, zuppe e brodi; Riso e cereali; Frutti di mare e crostacei; Le Carni; Il Buon Fritto; Antipasti e stuzzichini; Cioccolato e cioccolatini.
Da poco più di una settimana ho avuto modo di leggere quattro dei volumi di cui vi ho accennato a cominciare da “Biscotti e pasticceria“, a me particolarmente gradito visto quanto amo preparare i dolci.
Il volume ha una parte introduttiva che insegna come scegliere gli ingredienti fondamentali per la preparazione di dolci e biscotti vari: farine, grassi, zuccheri, aromi e dà degli utili consigli su come organizzare il lavoro per la realizzazione delle preparazioni di base.
Nella seconda parte, invece, si possono apprendere tutti i consigli e segreti per una perfetta riuscita delle preparazioni: pasta frolla, pasta sfoglia, pan di Spagna, meringhe, crema pasticcera, ecc.
Nella terza parte è possibile percorrere una sorta di viaggio ideale nella storia di alcune delle preparazioni classiche della pasticceria italiana: baci di dama,cantucci, bignè, pasticcini e tante altre golosità. Le ricette che guidano passo passo alla realizzazione di queste deliziose preparazioni fanno parte del patrimonio di Slow Food e sono state fornite da ristoranti,trattorie, pasticcerie sparse in tutta Italia.
Ogni settimana vi proporrò una ricetta tratta di volta in volta da uno dei quattro volumi.
La prima delle ricette è non a caso un dolce: le Delizie al limone

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