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Crostate a tema e no

Crostate a tema e no


Ho intitolato il post “Crostate a tema” per un motivo preciso

L’ l’idea mi è venuta per l’ottantesimo compleanno di mio marito.

Lui ha sempre la fissa che i dolci gli fanno male….. che c’è il burro….. che c’è la panna e quant’altro ancora ( comunque quando c’è un dolce con decozioni di panna li mangia lo steso…ne scarta solo un po’.) allora ho deciso di regalargli questa torta  per l’ importante compleanno, oltre ad una marea di biscotti…..

Questa è la prima che ho preparato a febbraio poi ne sono seguite delle altre.

Posso assicurare le amiche che questi dolci si possono tranquillamente congelare infatti questa torta è finita nel congelatore dopo cotta per motivi vari ma comunque è risultato è stato ottimo e nessuno si è accorto di nulla .

Questa è l’ultima che ho preparato e che è stata mangiata ieri sera: spero sia stata gradita.

Mio figlio aveva a cena amici del liceo quindi amici veramente storici e ho preparato questa crostata anche se mi ha quasi disuasa dal farlo  in quanto sicuramente i suoi commensali  avrebbero portato altri dolci ……penso però non sia rimasto più nulla.

Qui sotto appare la crostata prima di essere infornata: il segreto per evitare che la marmellata inondi le decorazioni è quello di infornare la crostata partendo da forno freddo sempre statico.

L’idea di adottare in questo metodo mi è stata suggerita da una collega blogger di cui non ricordo il nome e a cui va la mia gratitudine.

 E qui sotto  c’è la crostata che ho prepata all’epoca per la festa del papà anche questa è molto graziosa anche se le decorazioni sono ingenue e  molto semplici: basta usare  stampini ad espulsione e stampini normali.

Le foto non sono eccezionali specialmente quelle che appaiono più sotto però le ho scattate  tanto per avere memoria di quello che ho fatto in passato.

In rete appaiono delle preparazioni con decorazioni molto più elaborate però questo è quello che io riesco a fare.

La frolla di base è molto semplice e l’ho preparata con il mixer.

Si può aggiungere il lievito o meno e in questo caso aumenta   la definizione dei particola.

Ora non mi resta altro che dare le indicazioni per preparare la pasta frolla.

A seconda delle dimensioni dello stampo che può variare da 20 cm di diametro a 22 /24 cm  bisogna aumentare un poco  la quantità degli ingredienti. .

Tempo di preparazione per la pasta frolla:con il mixer circa 10 ‘ più il riposo in frigo per almeno una mezz’ora.

Per quanto riguarda l’allestimento della torta e cioè  la decorazione il tempo va ovviamente aumentato.

Volendo si può congelare, come ho scritto sopra, sia la frolla cruda che la torta cotta.

Scongelare al momento dell’uso lasciandola stazionare nel frigo per almeno qualche ora.

Costo: basso

Difficoltà:* 

Ingredienti per una crostata da 24/26 cm

300 gr di farina 00

120 gr di zucchero

120 g di burro

Una bustina di vanillina o buccia di un limone grattugiato a seconda dei gusti

2 uova grandi

Mezza bustina di lievito per dolci (facoltativa)

Porre nel boccale del mixer in sequenza la farina, un pizzico di sale ,la vanillina,il lievito se usato, azionando l’elettrodomestico ad ogni ingrediente aggiunto.

Quindi di seguito il burro, lo zucchero e le uova.

Mantenere in funzione il mixer fin quando non si forma una palla che va raccolta e lavorata brevemente e avvolta nella pellicola trasparente.

Porre in frigo per almeno 30 minuti.

Passato questo tempo stendere la sfoglia allo spessore di 3-4 mm.

Spalmare la marmellata di un gusto o due  a piacere e fare le decorazioni.

Pennellare la superficie della crostata con un poco di latte quindi infornare in forno statico, freddo, con il termostato sui 180°.

Quando il forno sarà arrivato a temperatura calcolare 30 minuti controllando a vista.

Non rimane altro che estrarre la teglia e far raffreddare perfettamente.

Il fatto di decorare la crostata con lettere ed elementi floreali fornisce veramente tante possibilità.

È solo una crostata ….va bene ….però è buona e salutare.

moda scarpe anche per i più piccoli


Settembre ė alle porte oramai e dopo aver visto cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo autunno in tema di moda scarpe uomo e donna, ė certamente arrivato il momento di vedere cosa indosseranno i bambini. Perchė ormai tutti i più grandi stilisti si sono accorti dell’importanza dei giovanissimi e dei piccoli in fatto di moda.

Questi nuovi fashion lovers iniziano ad amare la moda sempre più precocemente, sviluppando uno spiccato senso dell’eleganza in etá sempre più precoce.
Per quando in autunno inoltrato, il tempo sarà sempre meno clemente, questi bellissimi stivali Lelli Kelly, molto fancy, riscuoteranno sicuramente molto successo tra le signorine e le loro compagne di scuola.
Belli, accattivanti, caldi e comodi saranno molto apprezzati fra le giovani donne di domani!

Save the Children e ….la mia Pizza di Scarola





Oggi partiamo dal fatto che ho ricevuto una mail da Oggi cucino io con Save the Children per prumuove la Buona alimentazione a tavola e l’educazione alimentari dei bambini.

Tema a me molto sensibile per una serie di ragioni cosi ho deciso di aderire all’iniziativa con una cosa semplice genuina, tradizionale che di certo e’ anche sdi stagione ed economicamente sostenibile, argomento che anche Save the Children pone al centro .

E cosi armata di paletta ed ingredienti giusti ho tirato la pasta per preparare:

La mia Pizza di Scarola

Come appunto abbiamo accennato sopra gli ingredienti sono di semplicissima reperibilita’ e stagionali oltre che di facile utilizzo al punto che questo piatto potrebbe essere direttamente fatto proprio da un bambino.

Pasta per la pizza circa 600gr.

Qui o la fate voi o la potete comprare gia pronta. Io me la faccio da me con la Pasta Madre. Cliccate QUI per i riferimenti della pasta.

Per Ripieno

2 Scarole

2 spicchi di aglio

Olio e sale qb

150 gr di olive di Gaeta snocciolate

2 cucchiaini di Bottarga di Orbetello grattugiata Presidio Slow Food

30 gr di pinoli

100 gr di uva passa

1 uovo


Mettete a lievitare la pasta e dategli ore ed ore… ma anche se la comprate gia’ pronta fatela lievitare altre 3-4 ore.

Nel frattempo preparatevi il ripeno.

Fate subito rinvenire l’uva passa in acqua calda. Potete accellerare il processo mettendola per 40 secondi nel microonde. Quando e’ rinvenuta strizzatela forte. Pulite le scarole dalle foglie eventualmente rovinate e poi tagliatele a pezzettoni. Mettetele in padella con olio, aglio, i pinoli ed un pizzico di sale e copritela con un coperchio a fuoco medio. Dopo circa 10 minuti vedrete che la scarola si e’ ammosciata e comincera’ a cuocersi. A questo punto aggiungete l’uva passa, le olive snocciolate un pizzico di sale e terminate la cottura.

Quando sara’ cotta e tiepida aggiungete i due cucchiaini di Bottarga. Mischiate il tutto.

Prendete la pasta della pizza dividetela in due parti.

Con la prima palla fate il fondo della pizza stendendola con il mattarello: fatela piu’ grande rispetto alla vostra teglia cosi da creare i bordi piu’ alti.

Farcitela con la Scarola.

Stendere la seconda palla a mattarello e coprire la pizza.

Chiudere bene i bordi pizzicando la pasta sopra con quella sotto.

Lasciate lievitare ancora altri 30 minuti , poi spennellate con 1 uovo sbattuto la superficie esterna.

Infornare a forno ventilato per 10 minuti a 200° e terminare la cottura a 180° per altri 20/25 minuti circa sino a doratura della pizza.

Risultato soprendente per un piatto anche tipico della tradizione Laziale, un piatto che mette al centro le verdure di stagione economiche e saporite con pizzico di lusso della Bottarga di Orbetello da provare.

E sotto tutto il comuncato di Save the Children che potete trovare anche Qui……..

Save the Children e Enel Cuore lanciano il progetto La Buona Tavola per un contrasto mirato della povertà alimentare. Sportello mobile e centri per le mamme per sensibilizzare, informare e sostenere 80.000 bambini e le loro famiglie a Torino, Roma e Napoli. In Italia i minori sono meno del 17% della popolazione, ma costituiscono quasi il 23% della popolazione povera complessiva con 1.876.000 bambini e ragazzi che vivono in povertà relativa e 653 mila in povertà assoluta (1). La povertà delle famiglie cresce con il numero dei figli ma ne coinvolge una su dieci anche se c’è un solo figlio, una su quattro da tre figli in su, con una percentuale però doppia (47,3%) nel Mezzogiorno (2). In aumento anche le richieste di aiuto a servizi e associazioni di volontariato (+19,8%, con punte del 69,3% nel Sud Italia) per l’81,9% relative a povertà materiali (bisogni abitativi, alimentari, economici, sanitari, ecc.)(3). Si afferma inoltre un’area di cosiddetta povertà grigia che riguarda chi risiede comunque in una dimora stabile, ha un lavoro e vive in un nucleo famigliare ma si rivolge a queste strutture per un supporto (+14%, con punte del 74% nel Mezzogiorno) (4).

Il fenomeno della povertà alimentare, in particolare, si segnala con il 7% delle famiglie con minori alle prese con la difficoltà di fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni (5), ma un numero ben più esteso di famiglie sta facendo i conti con la crisi: una su tre che è costretta a risparmiare sulla spesa alimentare, tre su cinque a modificare il menù quotidiano e oltre il 30% a comprare prodotti di qualità più bassa(6). Partendo da questi dati Save the Children ed Enel Cuore Onlus lanciano il Progetto “La Buona Tavola”, con l’obiettivo di contribuire al contrasto della povertà minorile e di quella alimentare in particolare, attraverso interventi di sensibilizzazione, informazione e sostegno in tre grandi città italiane realizzati sul territorio in collaborazione con l’associazione Vides Main a Torino, il centro Il Melograno a Roma e la Cooperativa L’Orsa Maggiore a Napoli. Il progetto, della durata di 2 anni, sarà in grado di raggiungere nelle aree urbane a maggior rischio di povertà, più di 80.000 bambini e adolescenti nella fascia di età 0-13 anni e le loro famiglie grazie a uno sportello mobile itinerante formato da personale esperto come operatori sociali, pediatri e animatori impegnati, anche attraverso attività di gioco e animazione, in azioni di informazione e consulenza sull’alimentazione, e nell’individuazione delle situazioni più a rischio per una immediata presa in carico. Nasceranno poi entro giugno a Torino, Roma e Napoli tre centri pilota per supportare le mamme nelle loro responsabilità genitoriali (orientamento e consigli esperti sulla cura dei bambini, sulla vita domestica, sull’accesso alla rete dei servizi), per promuovere una rete di aiuto tra le mamme del territorio, ad esempio, con iniziative come i gruppi di acquisto, o facilitare il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro con percorsi di formazione e laboratori occupazionali che prevedano anche tirocini, borse lavoro e accesso al micro credito. “I dati sulla povertà minorile in Italia sono allarmanti e sono proprio i minori ad essere maggiormente colpiti dalla povertà alimentare che, anche nei casi meno estremi, li espone a serie conseguenze per la salute, come dimostra ad esempio l’obesità più diffusa in condizioni socio economiche difficili”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Le famiglie cadute in povertà si trovano, non raramente per la prima volta, a sperimentare in solitudine le serie conseguenze di un insieme di condizioni difficili come la precarietà di lavoro e relazioni familiari, un welfare insufficiente, relazioni sociali meno stabili, che sono proprio alla base della povertà alimentare. Occorre pertanto un impegno comune da parte delle istituzioni, e di tutti i soggetti sociali ed economici per fronteggiare questo fenomeno con una strategia di lungo periodo. Il nostro progetto punta a incontrarle nei luoghi abituali, aiutandole a superare disorientamento e imbarazzo e coinvolgendo i bambini come protagonisti. Così come vogliamo sviluppare un approccio non esclusivamente assistenziale, che punta a rafforzare direttamente le capacità e le risorse delle mamme stesse”. “Con questa iniziativa Enel Cuore vuole contribuire alla diffusione di una cultura dell’alimentazione equilibrata, soprattutto nei giovani, e offrire un aiuto concreto alle famiglie più disagiate” commenta Gianluca Comin, Consigliere Delegato Enel Cuore Onlus. “In questi tempi di crisi, è ancora più urgente dare un sostegno alle madri perché possano garantire una corretta alimentazione ai figli. Enel Cuore, con oltre 4 milioni di euro destinati negli ultimi quattro anni alle iniziative a favore dei più deboli, è impegnata, in particolare. nelle attività destinate alle famiglie con l’obiettivo di migliorare le condizioni di salute e l’educazione dei bambini”. Come azione di sistema, La Buona Tavola promuove la nascita di un tavolo di Coordinamento locale, già partito a Napoli e presto attivo anche a Torino e Roma, che coinvolge istituzioni locali, scuole, pediatri, Asl, organizzazioni del terzo settore e altri attori sociali ed economici attivi sul territorio, nel monitoraggio del fenomeno della povertà minorile e nella realizzazione di un vero e proprio piano di contrasto cittadino. L’obiettivo è quello di fare di questo progetto un modello replicabile anche in altre città, perché unendo le forze si possa invertire la diffusa tendenza a dimenticarsi di chi è maggiormente colpito dalla crisi, come i bambini e i minori in genere. Tra gli strumenti di sensibilizzazione e informazione sviluppati spicca la guida sull’alimentazione per i bambini “Oggi cucino io”, che raccoglie il contributo di nutrizionisti, di alcuni chef del Gambero Rosso come Fabio Baldassarre, Francesca Romana Barberini, Cristina Bowerman, Igles Corelli, Alfonso e Livia Iaccarino, Marco Parizzi e Maurizio Santin, e dello chef Filippo la Mantia, che hanno voluto partecipare al progetto con 16 ricette stagionali semplici ed economiche, adatte in particolare a coinvolgere i più piccoli in una economia domestica più salutare e compatibile con le minori risorse disponibili. Le aree urbane nelle quali si svolgeranno in particolare gli interventi del progetto comprendono: la Circoscrizione 5 a Torino, con i quartieri delle Vallette e la Spina 3 che presentano tra l’altro la più alta percentuale di popolazione giovane e bassa scolarità con un aggravio della disoccupazione; il quartiere sudorientale di Torre Maura a Roma, caratterizzato dal più alto disagio socio-economico della Capitale in particolare a livello familiare; Pianura-Soccavo a Napoli, uno dei quartieri con il più alto tasso di abbandono e dispersione scolastica, situazioni di degrado abitativo e di povertà estrema dei nuclei familiari. Sono disponibili foto di conteso sulla povertà e immagini video dello sportello mobile in azione con un commento di Save the Children, Enel Cuore Onlus e dei partner locali di ciascuna città sul progetto.

NOTE

1)Atlante dell’Infanzia (a rischio) in Italia – Save the Children 2011

2) ISTAT 2010

3) Caritas, 2007-2010

4) Caritas, 2007-2010

5) Atlante dell’Infanzia (a rischio) in Italia – Save the Children 2011

6) CIA 2011

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Save the Children Italia tel. 06.48070023-071-001 press@savethechildren.it www.savethechildren.it

Alessandra………….Bon Appétit !!!

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